Fase 4: RAIN per te stesso

Il facilitatore dice ai partecipanti che subentrerà il formatore di mindfulness. L’allenatore chiede a tutti di sedersi in un modo che consenta loro di essere rilassati e vigili, di fare alcuni respiri profondi attraverso il naso, per lasciar andare ogni tensione abituale e consentire al corpo e alla mente di stabilizzarsi. Quindi il facilitatore li guida attraverso la prima RAIN con una voce rassicurante (15 minuti).

Esempio:

Fai un respiro profondo e lento dentro e fuori.

  • Dentro e fuori.
  • Dentro e fuori.

Riconosci cosa sta succedendo

  • Prendi nota di ciò che sta accadendo dentro di te: qualsiasi pensiero, sentimento e comportamento che ti sta influenzando.

Apriti all’esperienza senza giudicare

  • Potresti provare vergogna o senso di colpa, oppure emergere anche altre emozioni. Questo va bene. Non è necessario giudicare ciò che senti, pensi o come ti sei comportato.
  • Essere solo. Per permetterlo, sussurra a te stesso:
    • Sì, ti noto.
    • Va bene.

Indagare con interesse e attenzione

  • Rimani gentile e libero da giudizi e poniti domande per comprendere meglio la tua esperienza interna (il facilitatore le pone una per una e consente al partecipante di elaborare le domande).
    • Cosa (sentimento, pensiero, ecc.) richiede maggiormente attenzione?
    • Come lo sto vivendo nel mio corpo?
    • Cosa sto credendo?
    • Cosa vuole da me questo luogo vulnerabile?
    • Di cosa ha più bisogno?

Nutri con compassione

  • Apri il tuo cuore a te stesso. Ora sai cosa potrebbero desiderare o di cui hanno bisogno quelle parti interiori di te. Metti una mano sul petto o avvolgi le braccia intorno a te in un abbraccio e nutri quella parte di te con parole gentili che sussurri mentalmente a te stesso:
    • Sono qui con te.
    • Mi dispiace, e ti amo.
    • Ti amo e ti ascolto.
    • Non è colpa tua.
    • Confida nella tua bontà.

Prenditi un momento dopo la RAIN per riflettere su come ti senti in questo momento e permetti anche quello.