Come descritto in precedenza, la micro-aggressione può essere una forma di discriminazione verbale (tra le altre apparenze). Tuttavia, non tutte le micro-aggressioni sono discriminazioni verbali e, allo stesso modo, non tutte le discriminazioni verbali dovrebbero essere considerate micro-aggressioni.
La discriminazione verbale, precedentemente definita nel progetto Erasmus+ Arguments Against Aggression 4 COME:
‘‘L’incitamento all’odio è violenza che si diffonde attraverso il linguaggio, le parole e le immagini, sia online che offline. L’incitamento all’odio prende di mira interi gruppi che sono esclusi dall’odio nella ‘’vita reale’’ e su Internet. L’incitamento all’odio insulta, minaccia e disprezza le persone a causa della loro origine, fede, genere o orientamento sessuale. Sui social network l’incitamento all’odio crea un clima ostile che può anche scatenare atti di violenza nella vita reale’’.
Quindi il progetto prosegue identificando diversi criteri per l’incitamento all’odio. Affermano che l’identificazione delle dichiarazioni come incitamento all’odio è difficile, perché questo tipo di linguaggio non appare necessariamente direttamente come odio o emozioni. L’incitamento all’odio può anche essere nascosto in dichiarazioni che a prima vista sembrano normali o razionali. Il concetto di Hate Speech comprende una molteplicità di situazioni: