Argomento 2 Aspetto I – Forme di micro-aggressione

‘’Ogni giorno osservazioni, domande, azioni o fattori ambientali casuali e/o subdoli’’

Forse la cosa più importante che distingue la micro-aggressività da altri tipi di aggressione è che è ‘’piccola’’, sottile e persino casuale. Potrebbe essere un piccolo cambiamento nella tua espressione facciale, un atto automatico o una frase che non hai nemmeno pensato due volte a pronunciare, ma che ha un forte impatto di attacco (aggressivo) sulla persona dall’altra parte.

L’aggressività in generale può presentarsi in diverse forme. Ad esempio, puoi essere fisicamente aggressivo prendendo a pugni qualcuno, ma puoi anche essere verbalmente aggressivo minacciando o insultando. Lo stesso vale per la micro-aggressione, come possiamo vedere nella definizione. Ci sono approssimativamente tre forme in cui la micro-aggressione può presentarsi:

  • Comunicativo (verbale o non verbale); nel senso che dici qualcosa verbalmente o comunichi qualcosa in modo non verbale (ad esempio con espressioni facciali o movimenti delle mani)
  • Comportamentale; nel senso che agisci in un certo modo senza necessariamente voler comunicare ad altre persone
  • Ambientale; nel senso che in qualche modo l’ambiente esterno o lo spazio è modellato o Formato

Per illustrare questo, dai un’occhiata a diversi esempi per le diverse forme dal nostro catalogo per ogni forma di micro-aggressione.

Affermare che è strano vedere un infermiere in ospedale è una forma comunicativa di micro-aggressione perché comunichi qualcosa a quella persona, con il messaggio di fondo che gli uomini non sono o non dovrebbero essere in grado di svolgere questo tipo di lavoro. Ciò si basa sul pregiudizio di fondo secondo cui i ruoli di genere sono restrittivi quando si tratta della tua vocazione. Un altro esempio di micro-aggressione comunicativa ma più non verbale è alzare gli occhi al cielo o generalmente non prestare attenzione quando le colleghe contribuiscono con qualcosa a un incontro di lavoro. Il pregiudizio sottostante è un presupposto di incompetenza basato sul genere.

Le forme di micro-aggressività comportamentali differiscono da quelle comunicative perché la persona micro-aggressiva non desidera comunicare qualcosa all’altra persona, tuttavia, comportandosi in un certo modo evidente, la persona lo fa ancora. Ad esempio, un direttore di negozio che segue una persona di colore in un negozio potrebbe inviare il messaggio che non ci si può fidare di questa persona di colore, sulla base di un’ipotesi di criminalità. Potrebbe non essere stata intenzione di far notare la persona di colore, ma il comportamento stesso è ovviamente molto evidente e invia comunque un messaggio.

Infine, un edificio per uffici che ospita esplicitamente solo servizi igienici femminili e maschili, è un esempio di micro-aggressione ambientale. Trasmette il messaggio che le persone che non si identificano né come maschio né come femmina non esistono o non sono importanti, sulla base del pregiudizio di fondo secondo cui il genere è limitato a due sole opzioni. Nel caso di micro-aggressioni ambientali la causa non esiste in una persona specifica in un momento specifico; piuttosto, avviene a un livello più istituzionale.

Questo ci porta al punto che, al di là delle diverse forme, la micro-aggressione si presenta anche a diversi livelli. Il livello più ovvio è che un individuo può essere micro-aggressivo nei confronti di un altro individuo negli incontri uno contro uno. Le micro-aggressioni comunicative e comportamentali sono per lo più a questo livello individuale.

Ma su un altro piano, anche le istituzioni e la società possono essere micro-aggressive. Queste sono le micro-aggressioni ambientali. Se guardiamo all’esempio dei servizi igienici in un edificio, non esiste un responsabile specifico di questa situazione.

Naturalmente, la micro-aggressione a livello individuale richiede una risposta e una soluzione diversa rispetto alla micro-aggressioni a livello più istituzionale.