Il facilitatore discute la teoria alla base di questa meditazione e offre suggerimenti per i principianti (15 minuti).
Esempio:
Durante la meditazione sono state poste due domande importanti:
Queste domande sembrano semplici ma hanno una profonda profondità. Vedere cosa c’è qui e cosa è necessario è un’abilità che può essere sviluppata nel tempo che ci aiuterà a non reagire per abitudine agli schemi. La consapevolezza è la capacità umana di base di essere pienamente presenti, consapevoli di dove siamo e di cosa stiamo facendo, e di non essere reattivi o sopraffatti da ciò che ci circonda (Williams & Penman, 2011).
A volte ti arriverà una risposta. Potrebbe essere grandioso come la pace nel mondo o qualcosa di ordinario come una breve pausa o un bicchiere d’acqua. O forse non serve nulla in questo momento. Va bene anche quello.
Puoi praticare questa meditazione ovunque tu voglia, anche in ambienti affollati se riesci a mantenere la concentrazione ed essere presente. Se lo pratichi almeno una volta al giorno, diventa una nuova abilità. Quindi, inizia facendo pratica quando la posta in gioco è minore, quindi in circostanze meno impegnative. E continua così! Quindi, col tempo sarai in grado di usarlo in una “frazione di secondo” quando le circostanze sono più difficili, come dopo una micro-aggressione quando senti il bisogno di calmare il tuo sistema nervoso. Questa meditazione ti aiuterà a ridurre la tendenza a reagire dalla modalità lotta, fuga, congelamento o cerbiatto (le tue risposte allo stress acuto) e ti aiuterà a rispondere da una parte del tuo cervello che non è focalizzata sulla tua sopravvivenza in quel preciso momento. Imparerai ad essere responsive invece che reattivo.