Il facilitatore divide il gruppo in gruppi più piccoli di 4, seduti attorno a un tavolo o in cerchio uno di fronte all’altro, abbastanza distanti l’uno dall’altro da non essere distratti dalle discussioni circostanti. Quindi il facilitatore stabilisce le regole di base per l’allenamento, spiega cos’è una micro-aggressione, informa i partecipanti dell’obiettivo di questo allenamento, quindi fornisce indicazioni sull’esercizio.
Un esempio di introduzione:
Prima di iniziare, vorrei stabilire alcune regole di base in modo che tutti possiamo impegnarci in un dialogo aperto e produttivo gli uni con gli altri in cui tutti si sentano supportati e rispettati.
Hai un suggerimento per regole aggiuntive che possono promuovere una discussione aperta e produttiva?
Immagina di camminare per strada e ricevere un pugno in faccia. Che tu abbia fatto qualcosa in precedenza per provocarlo o meno, questo è ovviamente un comportamento aggressivo, giusto? Questo tipo di aggressione è facile da riconoscere e condannare. Le persone intorno a te saranno scioccate, si spaventeranno o cercheranno di intervenire. In ogni caso, la persona che ti colpisce è l’aggressore e tu sei la vittima.
Ora immagina di camminare per strada e mentre cammini, le persone improvvisamente stringono la borsa o controllano se il loro telefono è ancora in tasca. Probabilmente non chiameremmo quella aggressività così facilmente e rapidamente come nell’esempio precedente. Le persone intorno a te, e forse anche le persone che lo fanno da sole, potrebbero non accorgersene nemmeno. Tuttavia, proprio come l’esempio precedente, anche questo può essere classificato come un tipo di comportamento aggressivo, che chiameremmo micro-aggressione.
Ancora oggi poche persone conoscono la microaggressione, figuriamoci riconoscerla in ogni situazione.
L’obiettivo della formazione di oggi è aiutarti a riconoscere le microaggressioni e mettere in evidenza che l’intenzione delle parole di qualcuno non si sovrappone necessariamente all’interpretazione e all’impatto di quelle parole, soprattutto quando vengono pronunciate nei confronti di gruppi emarginati.